L’incidenza di Internet e dei Social Network nella nostra vita non è una sorpresa, in Italia:
- Il 92% della popolazione è utente su Internet, il tempo medio giornaliero speso è di 6H 04M, e l’88% ci accede ogni giorno.
- Il 59% della popolazione è utente sui Social Media, il tempo medio giornaliero speso è di 1H 51M, al 1° posto c’è YouTube (87%) al 2° posto Whatsapp (84%) e al 3° Facebook (81%).
Secondo i dati ISTAT, in Italia quasi il 95% dei ragazzi tra i 14 e 19 anni utilizza Internet; in particolare, sono stimati in 300 mila tra i 12 e i 25 anni quelli con dipendenza da Internet. Si parla di stima poiché la dipendenza da Internet, come dai Social Network, non è ad oggi considerata uno specifico disturbo psichiatrico, quanto un sintomo psicologico che può connettersi a differenti quadri diagnostici e clinici.
Internet e Social Network Addiction: cosa sono?
Si può parlare di Internet Addiction quando la maggior parte del tempo e delle energie della persona vengono spese nell’utilizzo della rete, inficiando alcune aree fondamentali della sua vita come quella personale, relazionale, scolastica, familiare, affettiva. Social Network Addiction e Friendship Addiction sono una sorta di dipendenza da connessione, aggiornamento e controllo del proprio profilo online e ricerca di nuove amicizie virtuali con cui potersi collegare.
Il termine “addiction” denota la dipendenza psicologica che spinge l’individuo alla ricerca dell’oggetto o dell’attività di dipendenza, senza la quale la sua esistenza diventa priva di significato: è dunque un coinvolgimento crescente e persistente della persona al punto che l’oggetto di dipendenza pervade i suoi pensieri ed il suo comportamento.
Come si manifesta la dipendenza da Internet e dai Social Network?
Tali dipendenze, al pari di altre dipendenze comportamentali, si manifestano con:
Dominanza. La persona sente il desiderio irrefrenabile di connettersi al web (o comunque di stare davanti a un pc, tablet, smartphone) per chattare, giocare, mandare e-mail, accedere ai Social Network. Tali attività diventano le più importanti nella sua vita, dominando i suoi pensieri, i suoi sentimenti ed il suo comportamento.
Tolleranza. Per ottenere i medesimi effetti iniziali è necessario aumentare le attività in questione. La permanenza davanti al pc, tablet o smartphone diventa sempre più lunga e ininterrotta, vengono ricercati dispositivi hardware e software sempre più potenti e innovativi, il soggetto sente la necessità di aggiornare i contenuti personali della propria pagina sempre di più ad ogni connessione per raggiungere la medesima sensazione di appagamento.
Sintomi di astinenza. Se deprivato di Internet o di accesso ai Social Network, il soggetto diventa irritabile, nervoso e agitato e può facilmente cadere in forme di depressione. Possono inoltre aumentare i pensieri fissi e gli impulsi verso come e quando connettersi.
Ricaduta. Si ha una maggiore probabilità di fallimento nel tentare di ridurre il tempo speso online e l’entità degli accessi ai Social.
Le fasi della dipendenza
Nello specifico, la dipendenza da Internet si può sviluppare seguendo tre fasi distinte:
Fase I, Coinvolgimento: prevale solo una certa curiosità e voglia di sperimentazione che porta, infine, a scegliere una particolare applicazione di Internet.
Fase II, Sostituzione: si vive un’immersione profonda nell’esperienza, nelle attività e nelle relazioni online. La rete sostituisce ciò che sembra mancante o inaccessibile nella vita reale: nel giro di qualche mese o di qualche settimana, la persona riesce ad avere sempre più amici. Le attività che precedentemente erano centrali non contano più, poiché sostituite da quelle trovate online.
Fase III, Fuga: qui s’instaura realmente la dipendenza: la persona si rivolge alla comunità di Internet sempre più spesso e per periodi sempre più lunghi. La rete diventa un antidoto efficace a ogni tipo di stress e sofferenza, e l’individuo sperimenta una profonda angoscia se non può connettersi, tanto che non è in grado di evitare di farlo, anche se lo vuole.
Questo stato interferisce negativamente sullo studio, sul lavoro e sui rapporti sociali. Di fatto, la persona può:
- Utilizzare Internet come mezzo per fuggire dai problemi o per alleviare il senso di abbandono, impotenza, colpa, ansia o depressione, ritiro sociale.
- Mettere a repentaglio o addirittura perdere una relazione significativa o opportunità di studio o di lavoro.
- Mentire sul reale numero delle ore che trascorre collegato.
Chi è a rischio dipendenza e come riconoscerla
L’uso eccessivo di Internet è legato a problemi emotivi preesistenti che ne amplificano la gravità, come l’ansia, la depressione, lo stress o la rabbia. Rispetto invece alla condizione di vera e propria Dipendenza da Internet è stato dimostrato che essa è legata ad uno stile di personalità propenso alla dipendenza, all’impulsività, alla ricerca di esperienze e sensazioni nuove e ad alcuni tratti di aggressività.
Il web è utilizzato come modalità per “sentire meno” il disagio o per cercare di uscirne. Dunque, le persone che risultano maggiormente vulnerabili a sviluppare una dipendenza da Internet sembrano essere coloro che si apprezzano poco (bassa autostima), che sono timidi, che soffrono d’ansia sociale, che sono soli o depressi. La dipendenza dai Social Network sembra essere dovuta al forte senso di sicurezza, di personalità e di socialità che queste comunità sono in grado di fornire. La rete permetterebbe loro di relazionarsi più facilmente poiché “l’altro virtuale” verrebbe percepito “meno minaccioso e più lontano”; le relazioni così nate permetterebbero di controllare le emozioni e le reazioni emotive, andando inoltre a colmare una mancanza nella vita reale. L’adolescenza rappresenta un periodo durante il quale i ragazzi attraversano una fase di crescita e di relativa vulnerabilità, terreno fertile per la trasgressione e i meccanismi alla base della dipendenza.
I primi segnali di allarme della dipendenza da Internet e Social Network riguardano i seguenti aspetti di vita quotidiana:
- le ore trascorse navigando su Internet o accedendo ai propri profili on-line, a discapito della vita off-line.
- riduzione del numero, della quantità e della profondità delle relazioni con gli amici.
- gli affetti, focalizzando l’attenzione sulla loro mancanza e la difficoltà che i giovani hanno a percepirli e ad esprimerli in maniera spontanea, avendo quasi una paura e una incapacità a gestire le proprie emozioni.
- il progressivo ridursi di attività ricreative, passioni e interessi.
- il graduale ritiro sociale.
- l’improvvisa mancanza di accesso porta il giovane a sviluppare aggressività.
Una spiegazione della dipendenza da Internet e dai Social Network Nelle dipendenze – come nelle altre psicopatologie – non c’è una relazione univoca causa-effetto, ma fattori predisponenti e di mantenimento nei quali giocano un ruolo fattori genetici, fattori ambientali, motivazionali e i comportamenti appresi. Rispetto questi ultimi, bisogna tener conto che gli esseri umani non rispondono solo alle cose fisiche presenti nel mondo (come fanno gli animali), ma anche alle relazioni verbali relative ad esse. Le relazioni sociali sono un esempio di come il rinforzo possa essere reso complesso dai simboli: mentre un cane ama stare con un branco – che è qualcosa di tangibile -, un ragazzo può essere contento anche solo di semplici simboli di accettazione sociale, come avere 500 amici su FB, un certificato che gli conferisce un certo status. Questo e altri simboli sociali legati ai Social Network (es. Mi piace, follower, visualizzazioni…) possono essere messi in relazione con rapporti reali con altri esseri umani pronti a fornire affetto o supporto, ma possono rimanere anche semplicemente parole che non hanno alcun collegamento con relazioni concrete. Gli uomini spesso hanno difficoltà a discriminare tra relazioni reali e simboliche e ciò fornisce una spiegazione del perché molte persone tendono a cercare disperatamente l’approvazione simbolica di estranei e conoscenti.
Se temi di essere diventato dipendente da Internet e dai Social Network, rivolgiti subito ad un professionista!