Gottman, grande studioso americano ed esperto di terapia di coppia, oltre ad individuare i fattori predittivi della fine di una relazione ha teorizzato anche quelli che permettono alla coppia di riparare e ricostruire un rapporto ferito da forti litigi.
I comportamenti riparatori
Con il termine “riparare” si intende affrontare le discussioni e le incomprensioni impegnandosi a cercare un compromesso o comunque una soluzione che riesca a conciliare il sentire e le aspettative di entrambi i partner. I comportamenti di riparazione sono quei tentativi volti ad allentare la tensione senza soffocarla, ad esempio “Ne parliamo tra poco, ora sono troppo arrabbiat*”, “Facciamo una pausa”, “Vediamoci più tardi per parlarne con calma, quando ci siamo entrambi tranquillizzati”. L’abilità di disinnescare una lite è propedeutica al benessere di coppia.
Gottman ha formulato una proporzione precisa per mantenere una relazione soddisfacente: per ogni interazione negativa è bene che ne corrispondano almeno cinque positive per “riparare”. In altre parole, dopo un’espressione di disprezzo serviranno cinque apprezzamenti o interazioni positive per annullarne l’effetto. Ad esempio, utilizzare l’(auto)ironia alla fine di una discussione per alleggerire la tensione, sorridere insieme e vivere un momento piacevole di condivisione. Oppure fare qualcosa che dimostri al partner di aver compreso la situazione e che possa essere lenitivo per le sue ferite. Anche esprimere apprezzamento per l’altro quando lo si sperimenta in modo autentico è un’interazione positiva, perchè esplicitare l’amore e l’ammirazione per il proprio partner aiuta a dare credito al conto corrente emotivo.
Secondo Gottman, i comportamenti di riparazione poggiano sulle seguenti fondamentali capacità:
- Intelligenza emotiva, per guardare l’altro e gli eventi successi in modo chiaro e pulito, individuando i reali motivi alla base della crisi, superando il conflitto o l’evento spiacevole trovando un compromesso insieme.
- Empatia reciproca, per consentire a ciascun partner di osservare e comprendere il punto di vista dell’altro circa sia le sue emozioni e il suo sentire, sia i suoi bisogni ed aspettative.
- Ascolto reciproco, per darsi l’occasione di capirsi davvero e per poter generare prospettive positive.
Oltre a queste, ci sono altri importanti fattori protettivi della relazione di coppia.
Evitare l’escalation emotiva
Essere in grado di discutere senza avere escalation troppo elevate a livello di espressività emotiva è sicuramente un’abilità importante da coltivare. A volte può essere sufficiente che la metta in pratica anche solo un membro della coppia perché questa è una proprietà “calmante”. Riuscire a discutere con modi pacati, senza agire in modo troppo sintonico con le proprie emozioni, permette a se stessi e all’altro di non farsi travolgere dalle emozioni e creare la condizione per sintonizzarsi.
Comunicare in maniera efficace
Come comunicare il proprio disagio in maniera funzionale? Per essere ascoltato dall’altro è fondamentale spostarsi dal “Tu sei…”, che lo etichetta, lo incolpa e lo mette sulla difensiva, al “Io mi sento…” per esprimere i propri sentimenti ed emozioni. Allo stesso modo, è importante limitarsi a descrivere la situazione-problema, ad esempio “L’altro giorno è successo questo…”, oggettivizzando l’accaduto ed inserendolo all’interno di un chiaro contesto spazio-temporale. In questo modo è possibile ottenere l’attenzione del proprio partner e renderlo più disponibile all’ascolto.
Esprimere i propri bisogni
L’implicito tende a creare una doppia trappola:
- Ciò che ci aspettiamo dall’altro e che non abbiamo mai condiviso spesso è un problema. Restiamo delusi dal partner che non si comporta come vorremmo, soggiogati dal bias che dovrebbe “leggere tra le righe” o conoscerci così bene da sapere perfettamente cosa abbiamo in testa senza doverglielo esplicitare. Queste convinzioni sono particolarmente fuorvianti perchè nessuno, nemmeno il nostro compagno di vita, può leggerci nella mente. Talvolta ci dimentichiamo anche che non viviamo e non pensiamo le stesse cose allo stesso modo in ogni momento della nostra vita; quindi chi meglio di noi sa che cosa è utile e gradito in quel preciso momento?! (Tra l’altro a volte non lo abbiamo chiaro nemmeno noi.. Come possiamo quindi pretendere che lo sappia il nostro partner?). Il problema è dunque di chi non ha espresso il bisogno.
- Talvolta si rischia di tenere per sé alcuni bisogni, vissuti, pensieri, facendoli emergere solo quando si verifica un altro problema. In altre parole, da una situazione-problema si aprono a cascata tanti e diversi aspetti-problema accumulati nel tempo su cui si vorrebbe discutere ma che difficilmente possono essere affrontati e chiariti nello stesso momento. Non riuscire a porre la giusta attenzione a tutto ciò può generare una profonda confusione che, a sua volta, può alimentare l’incertezza e l’incomprensione.
Esprimere con chiarezza i propri bisogni è la chiave per rendere esplicito l’implicito. Se il partner non sta a quanto condiviso, la delusione è buona, utile, va esplorata e nuovamente portata alla sua attenzione.
Gentilezza
Da cosa è mossa l’intenzione di parlare? Spiegare, chiarire, ferire, distruggere…? È possibile dire qualcosa di difficile in modo molto rispettoso, di base è importante averlo ben chiaro ed essere disposti a trasmetterlo non solo con le parole ma anche con il comportamento non verbale (es. postura del corpo, contatto visivo, espressioni facciali). Talvolta riuscire a farlo può portare l’altro a ringraziarci.
Ringraziamo estranei e conoscenti, ma quanto spesso diciamo grazie all’interno della coppia? Talvolta viene dato per scontato ma può essere un rinforzo positivo. Essere gentili, con se stessi, con il partner, con le proprie intenzioni e ringraziare sono qualità importanti.
In conclusione, atteggiamenti e abilità legate all’ascolto e alla reciproca comprensione sono fondamentali per attraversare al meglio le crisi di coppia. Ciò che distingue le coppie felici da quelle infelici è proprio la capacità di “riparare” le situazioni conflittuali ed evolvere insieme.
Se ti sei reso conto che la tua relazione affettiva è bloccata, rivolgiti subito ad un professionista insieme al tuo partner!